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Trento, 17 febbraio 2017
Lavori sociali, dal Comune 1,2 milioni
La disoccupazione resta la vera emergenza
E Palazzo Pretorio si inventa datore di lavoro

da l’Adige di venerdì 17 febbraio 2017

E così succede che un Comune in qualche modo si inventa datore di lavoro. Entrando in ambiti che non sarebbero di competenza suoi, inventandosi lavori di pubblica utilità, progetti di formazione professionale e percorsi di reintroduzione al mondo lavorativo. Cercando di tamponare un'emergenza, quella occupazionale, che resta il primo punto dell'agenda politica del basso Trentino. 

Sono 764 le persone che in Vallagarina hanno fatto domanda all'Agenzia del Lavoro per accedere ai «progetti per l'accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili». Ovvero all'intervento 19, il provvedimento pubblico di politica del lavoro a favore della fascia più indigente della popolazione trentina: disoccupati da più di 12 mesi, con più di 45 anni; disoccupati invalidi ai sensi della Legge n. 68/99; disoccupati con più di 25 anni, in difficoltà occupazionale in quanto soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di handicap segnalati dai servizi sociali. Come già anticipato (l'Adige del 7 febbraio) l'Intervento 19 non è, né può essere, la panacea della disoccupazione nel basso Trentino. Nel 2016, nell'ambito dell'Intervento 19, a fronte di un numero di domande leggermente inferiore (757) nel territorio della Vallagarina sono stati assunti complessivamente 352 lavoratori. Meno della metà. Quest'anno la Provincia messo a bilancio fondi per l'attivazione complessiva di 1.330 «opportunità occupazionali» per il 2017.

In questo scenario il Comune di Rovereto si sta dando da fare. Del resto, 350 delle 764 domande di accesso all'Intervento 19 sono state presentate da cittadini roveretani. L'assessore alle Politiche sociali Mauro Previdi ha portato sul piatto per il 2017 un totale di 1.191.800 euro per interventi di sostegno ai disoccupati. Una cifra che rappresenta un incremento di 116mila euro sul 2016. 

Per l'Intervento 19 vero e proprio saranno messe a disposizione le stesse risorse del 2016, 670mila euro. «Dovrebbero rientrarci - spiega Previdi - 350mila euro dall'Agenzia del Lavoro». L'Intervento 19 darà un periodo di lavoro nel 2017 ad 81 persone. Di queste tre con invalidità superiore ai limiti di legge. 

Proseguiranno anche nel 2017 le inziative per il sostegno all'occupazione finanziate con i dividendi della partecipazione azionaria in Dolomiti Energia. Nel 2017 saranno utilizzati 250mila euro. «Il principio è lo stesso dell'Intervento 19 - sottolinea l'assessore -: lavori socialmente utili come la cura del verde, servizio di custodia di palestre, biblioteca e museo della guerra, piccoli interventi di ristrutturazione di immobili comunali, in collaborazione con Amr. Il progetto di rivolge proprio alle persone escluse dalle graduatorie provinciali dell'Intervento 19, e dovrebbe occupare 35 persone». 

Poi ci sono i «Des», progetti interni ai «Distretti di economia solidale», che mirano a dare una professionalità alle persone fuori dal mercato del lavoro. In parole semplici: il progetto «Le Formichine» e la «Riciclofficina». «Investiremo qui 171mila euro. Undici persone presteranno servizio come tuttofare al centro occupazionale Famiglia materna, 45 frequenteranno i laboratori per l'acquisizione dei prerequisiti lavoratori e 72 persone frequenteranno i tirocini formativi tra le Formichine (per acquisire competenze in campo culinario, ndr ) e la Riciclofficina (riparazione e manutenzione biciclette, ndr )».

Infine, c'è Ortimbosco, il progetto di lavoro della terra al Bosco della Città sugli appezzamenti di proprietà comunale. Un progetto destinato sia, come ampiamente noto, agli «studenti discoli», sia agli anziani, ai disoccupati ed ai profughi. «Produrremo verdura e frutta che saranno poi rivendute, erbe aromatiche con le quali fare poi prodotti officinali. Pianteremo il gelso per un ritorno del baco da seta ed installeremo arnie per la produzione di miele. Il progetto sarà coordinato da le Formichine e dal Museo della Guerra». Qui il Comune investirà 100mila euro.

 

  Mauro Previdi

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